L'architetto Luigi Fonti
(*1927 - †1991)
Luigi Fonti nasce a Rimini il 18 ottobre del 1927 come quinto di otto figli.
Nel 1943 si iscrive all'istituto Tecnico per Geometri di Rimini e sei anni dopo, nell'anno accademico 1949/50, alla Facoltà di Architettura di Roma dove si laurea nel 1962. All'inizio dello studio a Roma realizza numerosi appunti e schizzi architettonici, i da lui titolati "Quaderni". In uno di questi, dedicato da Fonti al progetto di una chiesa, si apprende l'ideale di fondo: il vuol usare le forme dell'architettura per esprimere le verità della fede cristiana ed in particolare la presenza reale di Cristo nel pane consacrato durante la S. Messa.
Quando nel 1962 Fonti mette mano al progetto di S. Girolamo la spinta alle novità nell'architettura delle chiese è forte, perché si è ormai rotto il nesso con la tradizione, sia per il rifiuto degli stili romanico e gotico, sino ad allora ritenuti "sacri", sia per l’esaltazione di uno spazio più "sociologico", che privilegia l'assemblea a prender posto non più davanti ma attorno all’altare.
Nel 1964, insieme a Don Domenico Calandrini, Luigi Fonti scrive un resoconto di un incontro con Monsignor Fallani, preside della Pontificia Commissione per l'arte a Roma, il quale a Rimini dice che "l'arte è una risposta alla vita".
Nello scritto si fissa il nesso tra l'architettura e la liturgia, nesso che per gli anni successivi sarà uno dei due poli di ogni possibile giudizio sulla validità di una architettura religiosa. L'altro metro di misura sarà costituito dal corretto inserimento ambientale e sociologico.
Questa attenzione ai gesti liturgici e all'ambiente saranno alla base dell’abbandono della monumentalità sia nell’interno che nell'esterno del fabbricato, abbandono che non solo comporta nuove proporzioni delle forme e dei materiali, ma l'introduzione di valori simbolici immanenti, al punto da ritenere che le chiese di oggi sono documenti di un'epoca e nulla hanno da dire circa verità ontologiche.
Nel periodo 1968-1971 Luigi Fonti realizza la chiesa parrocchiale S. Maria in Viserba Mare di Rimini.
1983 diventa presidente del Consiglio di Istituto al Liceo Artistico "Giovanni da Rimini". Otto anni dopo, il 6 Febbraio 1991, muore di un infarto mentre spala la neve davanti a casa sua.