06.05.2012 - Giornata dell'abbraccio famigliare
Cari parrocchiani,
credo che vi siate resi conto del posto che occupa la famiglia nel nostro piano di lavoro nella costruzione di una comunità più umana e più cristiana. In effetti, basta solo guardare la nostra esperienza personale, per affermare che la famiglia è il bene più grande che uno possa avere.
Ed essendo un bene così prezioso e fondamentale per la persona, noi cristiani nel nome di Gesù, costruiamo comunità di discepoli che arrivano a vivere relazioni così forti fino al punto che, chi non ha più la sua famiglia naturale, possa dire “ho trovato una famiglia, dove posso vivere relazioni interpersonali primarie, dove mi vogliono bene… alla quale sento di appartenere… non sono più solo!”
Sempre la famiglia è il tesoro più grande ma soprattutto in tempi di crisi, come sono quelli che stiamo vivendo. Quante volte, visitando sento dire “sono rimasto senza lavoro… per fortuna ho la famiglia che mi aiuta” ecc.
E al di là della fede o religione che uno professa, noi crediamo che la famiglia appartenga a quei valori universali comuni a tutti gli uomini di qualsiasi razza, credo, o status.
Oggi c’è una percezione comune della famiglia come valore, anche se stiamo assistendo alla crisi della famiglia tradizionale.
Per questo ci chiediamo di che famiglia parliamo quando diciamo che tutti la percepiscono come un valore. Infatti oggi esistono varie e divergenti forme di famiglia: la coniugale e la non coniugale, quella con un solo genitore e quella con entrambi i genitori, la famiglia iniziale e quella di seconde nozze e le unioni di fatto.